Cannabis Sativa e le mucose genito-urinarie

Cannabis_sativa_001La Cannabis Sativa (la canapa tessile) e la Cannabis Indica (la canapa indiana) sono, da un punto di vista botanico, identiche. Le proprietà di queste due varietà si distinguono solo per il luogo in cui vengono coltivate. La canapa indiana, importata e coltivata in Europa, perde le sue proprietà e diventa, dopo un certo periodo di tempo, identica alla canapa tessile; questa è una delle piante le cui proprietà differiscono più fortemente a seconda delle condizioni esterne, la latitudine ed il terreno. La canapa tessile europea è stata utilizzata, nella medicina empirica, unicamente sotto la forma di olio estratto dai semi: l’olio di canapuccia. Era impiegato attraverso applicazioni per diminuire le congestioni del seno delle balie, come componente di certi balsami antireumatici e come calmante.

L’azione patogenetica di Cannabis Sativa è simile a quella di Cannabis Indica, ma con carattere meno intenso, specie per i sintomi psichici; ha un’azione selettiva sulla mucosa genito-urinaria, ove si producono infiammazioni e catarro, secondariamente interessa la mucosa respiratoria e le congiuntive. La sperimentazione ne dimostra le proprietà irritanti, che si manifestano sulla maggior parte delle mucose, ma con intensità particolare su quelle dell’apparato genito-urinario, come detto precedentemente. Oltre a ciò eccita il sistema nervoso centrale e periferico, anche se come sappiamo di natura più intensa nella canapa indiana.

uretra-maschileCome abbiamo visto quindi, le mucose genito-urinarie sono la sfera d’azione predominante di Cannabis Sativa. L’individuo, in particolar modo il soggetto maschio, soffre in maniera considerevole nella mucosa uretrale, che è preda di dolori brucianti e lancinanti. La sensazione di bruciore è costante, persiste anche lontano dalla minzione e provoca il bisogno di urinare anche quando la vescica è vuota. Si manifestano dolori violenti, fitte a volte atroci, che si irradiano lungo tutto il canale ed i testicoli. Il semplice contatto con la parte dolente e lo strofinamento degli abiti è insopportabile; il soggetto cammina con le gambe divaricate per evitare lo strofinamento il quale aggrava i suoi dolori. Ha un dolore intenso all’atto della minzione, e questo dolore sembra essere più intenso al meato, quindi risale lungo tutto il canale e si estende all’indietro fino alla vescica per arrivare anche fino alla schiena. Ci sono forti dolori alla fine e dopo la minzione; questo rimedio è quindi vicino come caratteristiche a Cantharis e Sarsaparilla. Questo corrisponde ad uno stato di infiammazione acuta nella blenorragia, come pure a infiammazioni urinarie, cistiti e pielonefriti.