Lo stato infiammatorio di Belladonna

Belladonna AtropaL’azione selettiva di Belladonna si manifesta principalmente sul sistema nervoso cerebro spinale e sul simpatico; per quanto riguarda il cerebro spinale, Belladonna influenza in maniera profonda il cervello, stimola la zona psicomotrice e probabilmente i corpi striati. La sua azione consiste in una energica congestione infiammatoria, un’eccitazione seguita da depressione quasi comatosa. Belladonna provoca fenomeni convulsivi con emprostotono e opistotono, agitazione scomposta e tremori (l’opistotono è una forma di grave spasticità ed iperestensione in cui la testa e la colonna vertebrale assumono una posizione completamente arcata a ponte, mentre nell’emprostotono il corpo si arca in avanti, opposto dell’opistotono). Sul midollo agisce inizialmente eccitandolo per poi paralizzarlo. Sul simpatico si ha paralisi del vago determinata dall’atropina, con conseguente tachicardia, aumento della pressione arteriosa, dilatazione dei vasi periferici, accelerazione del respiro, aumento della temperatura di due o tre gradi, midriasi, aumento della pressione intra oculare.

Belladonna sarà allora un rimedio che si impadronisce dell’organismo in modo estremamente violento. Come rimedio risulta adatto a soggetti vigorosi e pletorici (individui corpulenti e spesso di bassa statura) e a individui prevalentemente intellettuali. Questi soggetti godono solitamente di una robusta salute e la malattia compare inizialmente quasi sempre all’improvviso. Quindi la malattia di Belladonna si manifesta improvvisamente, ha un decorso regolare e finisce improvvisamente. Tra i primi sintomi da tenere in considerazione c’è il calore. Belladonna può presentare infiammazione di tutti gli organi, in particolare del cervello, dei polmoni e del fegato, come anche l’intestino o altri organi. Queste infiammazioni sono accompagnate da un intenso calore, assolutamente inconsueto, decisamente marcato in Belladonna in rapporto ad altri rimedi. Questo tipo di calore accompagnerà dolori, infiammazioni, malesseri differenti, crisi notturne con delirio o crisi violente di carattere infiammatorio. La regola è: dove c’è infiammazione, non importa dove, c’è intenso calore. Vi è un altro aspetto di Belladonna che si ritrova nel corso delle infiammazioni (e delle febbri) e cioè che le parti infiammate e la cute in generale sono molto rosse, con possibile decorso in un rosso scuro, ad esempio, quando la febbre si prolunga, il volto diventa a chiazze. Capiamo allora che il colore rosso diventa una consuetudine: la parte infiammata, se visibile, sarà rossa, la cute che copre una linfoadenite sarà chiazzata a macchie rosso brillante, nell’infiammazione delle parotidi, delle ghiandole sub mascellari e delle linfoghiandole del collo si troverà, sopra ogni organo infiammato, una macchia rosso vivo. La gola, se infiammata, sarà scarlatta, come anche la mucosa orale. Un’altra importante caratteristica di Belladonna si osserva nelle parti infiammate e nelle parti dolenti: ogni volta che Belladonna agisce, si manifesta il bruciore, molto intenso. In un’angina il bruciore in gola è come provocato da carboni ardenti, infiammazione delle tonsille che bruciano come il fuoco, la pelle brucia come nella scarlattina. Un indizio che contraddistingue Belladonna: quando c’è l’infiammazione di un organo la pelle brucia, l’infiammazione della vescica provoca bruciore, congestione cerebrale con bruciore della testa, congestione della gola con bruciore, c’è bruciore nella gastrite, congestione epatica con ittero e sensazione di bruciore al fegato. In Belladonna abbiamo anche gonfiore. Le parti infiammate gonfiano rapidamente, sono estremamente sensibili alla palpazione. Nella zona infiammata, quindi, c’è calore, bruciore, rossore e anche tumefazione. Con il gonfiore e il bruciore si accompagnano i battiti; battiti dappertutto. Battiti nella parte affetta, battiti alla carotide, le arterie temporali pulsano con grande violenza.