Kalium Carbonicum ed il ruolo del Potassio nell’organismo

potassioIl Potassio fu isolato da Davy nel 1807. Il nome deriva dall’inglese potash e dal tedesco pottasche, che significa ‘cenere del vaso’. In chimica il simbolo è “K” e deriva dal latino kalium, a sua volta legato ai termini arabi kaljan (cenere) o quali (alcali). I sali di potassio, assunti per via orale, hanno un sapore sgradevole e possono irritare il tratto gastrointestinale, o arrivare a causare ulcerazioni. Il potassio è un elemento normale nell’organismo ed abbondante in modo particolare nelle cellule. Le concentrazioni intracellulari di K+ e H+ sono più elevate in rapporto a quelle extracellulari. Un aumento della concentrazione extracellulare di H+ (in acidosi) induce un aumento dell’efflusso di K+ verso il compartimento  extracellulare, da cui una iperkaliemia; all’opposto, se la concentrazione di H+ extracellulare diminuisce (alcalosi) si determina un afflusso di K+ all’interno delle cellule che determina ipokaliemia.

I globuli rossi sono molto più ricchi di potassio che di sodio, inoltre il potassio prevale sul sodio nei tessuti e negli organi dalle funzioni attive. La percentuale di potassio nei muscoli è in rapporto diretto con la loro eccitabilità ed è più alta in particolare nei muscoli striati. Una dieta vegetariana apporta un quantitativo maggiore di potassio in rapporto ad una dieta considerata normale.

vago cuoreSe esaminiamo sperimentalmente l’azione tossica dei sali di potassio constatiamo che se iniettati per via parenterale questi sali esercitano sulla maggior parte degli organi ed apparati un’azione depressiva. Questi deprimono il sistema nervoso centrale e in particolare il midollo ed il bulbo, inoltre deprimono anche i nervi periferici; il solfato di potassio rinforza l’azione degli anestetici locali. Il potassio è indispensabile all’azione del parasimpatico. Secondo le ricerche di Howel e Duke (1908), la stimolazione del vago cardiaco libera potassio; la sua azione ipotensiva e depressiva si esercita soprattutto sul cuore. Iniettati per via endovenosa i sali di potassio provocano l’ipotensione, il rallentamento cardiaco ed alla fine la fibrillazione del cuore. Se si ripetono le dosi, si ha una reazione dell’organismo che si traduce in una scarica di adrenalina, vera difesa contro questa ipotensione e viene a mascherare secondariamente i veri effetti del potassio. Ciò porta a capire perché molti dati epidemiologici suggeriscono come un’alimentazione ricca di potassio, cioè ricca di frutta e verdura, unitamente alla limitazione di cloruro di sodio, favorisca una riduzione della pressione arteriosa e limiti la comparsa di disturbi cardiovascolari. A.Richaud e R.Hazard riportano nei loro studi come il potassio interviene allo stato normale nella regolazione del ritmo cardiaco ed il suo antagonista, in questa azione è il calcio. Ne consegue che vi sarebbe un equilibrio potassio/calcio necessario per mantenere un ritmo cardiaco normale. Questi stessi autori sostengono anche che deboli dosi di potassio portano ad un aumento della contrattilità e l’eccitabilità dei muscoli lisci, viceversa forti dosi diminuiscono la contrattilità e l’eccitabilità dei detti muscoli. Ne consegue che i sali di potassio hanno, a debole dose un’azione tonica mentre a forte dose un’azione inibitrice sui muscoli lisci.

Meccanismo+di+azione+dell_+ALDOSTERONE+sulle+cellule+principaliIl rene è l’organo che maggiormente regola la quantità di potassio presente nell’organismo, infatti viene filtrato liberamente attraverso il glomerulo per poi essere riassorbito a livello del tubulo prossimale. L’aldosterone stimola la secrezione di potassio ed il riassorbimento di sodio a livello del tubulo distale. Il sodio è un elemento idratante che regola il metabolismo dell’acqua, come possiamo constatare esaminando il rimedio Natrium Muriaticum e Natrium Sulfuricum, e così come il Kalium Carbonicum il quale turba il metabolismo dell’acqua; qui capiamo come i soggetti Kalium diventano idrogenoidi. Nel momento in cui il metabolismo del potassio è turbato, l’individuo diventerà anemico, proprio perché è nei globuli rossi che troviamo il potassio. Anche i muscoli sono ricchi di potassio e di emoglobina; ne consegue una perdita di tono e di eccitabilità, si avrà allora una debolezza muscolare che si riscontrerà in tutto l’organismo e non soltanto nei muscoli degli arti ma anche nel cuore e nei muscoli dei visceri: stomaco, intestino, vescica, utero. Tutto questo porterà ad astenia muscolare, affaticamento fisico ed atonia viscerale. A tutto questo si aggiunge una forma di discrasia sanguigna: emorragia nasale e mestruazioni abbondanti ed in anticipo. Troveremo anche freddolosità dell’anemico, proprio perché l’anemia diminuisce l’apporto di ossigeno e quindi le ossidazioni le quali regolano il nostro calore interno e la nostra regolazione termica. Negli anemici di tipo Ferrum M. e di tipo Arsenicum ritroviamo, per lo stesso motivo, una grande freddolosità. Kalium Carbonicum non può che essere un soggetto molto freddoloso.

scambi ossigeno co2Con Kalium Carbonicum oltre ad avere la debolezza generale dovuta alla perturbazione del metabolismo del potassio, ma anche quella dovuta al radicale Carbo che esso contiene, cioè l’alterazione del metabolismo del carbonio. Uno degli elementi che vanno ad alterare il metabolismo del Carbonio è l’accumulo nell’organismo di CO2 o acido carbonico. Questo accumulo porterà ad una diminuzione del tono dell’individuo (molto vicino a Carbo Vegetabilis, molto vicino a Kalium C.). Kalium Carbonicum, allora, diventerà un ottimo rimedio per gli organi della respirazione. L’anemia da una parte, obbligando il polmone ad accelerare il ritmo di introduzione dell’ossigeno nell’organismo che manca di globuli e di cui ha tanto più bisogno in quanto il sangue ne veicola (di O2) troppo poco, e l’accumulo di CO2 dall’altra, aumentando le eliminazioni di questo gas per le vie respiratorie, fanno del sistema respiratorio di Kalium Carbonicum uno dei maggiori punti deboli di questo organismo.

I polmoni sono organi diversamente ripartiti nel torace; questo ci spiega anche la lateralità destra del rimedio. Troviamo tre lobi polmonari a destra e solamente due a sinistra, quindi possiamo affermare che i polmoni sono un organo a predominanza destra e lateralità destra. Capiamo allora perché la maggioranza dei principali rimedi respiratori presentano una lateralità destra come Ammonium Carbonicum, Hepar Sulphur, Causticum, Sanguinaria. E’ quindi possibile capire perché Kalium Carbonicum sta peggio quando si corica sul lato destra, perché comprime la maggior parte del suo polmone, organo destro e diminuisce i suoi scambi respiratori già insufficienti. Quindi circolazione e respirazione sono intimamente legati che ogni disturbo dell’uno si riflette sull’altro; il cuore, che già soffre per il suo indebolimento muscolare e per l’anemia del soggetto, soffrirà anche per una terza causa: la fatica degli organi respiratori e la difficoltà degli scambi respiratori. Questa depressione muscolare, sanguigna e respiratoria influirà sul sistema nervoso, il cui buon funzionamento può avvenire solo con ossidazioni abbondanti. Kalium carbonicum sarà allora anche debole come sistema nervoso, sia fisico che mentale.